Anche l’alimentazione può giocare un ruolo nel conciliare il sonno e, viceversa, alcune abitudini a tavola possono influenzare il riposo. Per esempio, si è osservato che chi dorme di meno ha maggiori probabilità di consumare cibi ricchi di energia, assumere percentuali più elevate di calorie da grassi o zuccheri raffinati carboidrati, consumare quantitativi inferiori di verdure e frutta, ed è tendenzialmente più irregolare nel proprio regime dietetico rispetto a chi dorme di più.
Chiunque ha senz’altro sperimentato che andare a letto dopo una cena abbondante rende più difficile prendere sonno, ma oltre alla quantità, che è bene controllare (non bisogna andare a letto né con lo stomaco troppo pieno né affamati), come vedremo a breve, conta anche la scelta dei cibi.
Un piccolo stratagemma consiste nel prediligere la sera alimenti che contengono vitamina B6, che contribuisce a utilizzare il triptofano, da cui deriva la serotonina, nota anche come ormone del buon umore, fondamentale per il benessere, il rilassamento e il sonno profondo. Il magnesio aiuta poi il rilassamento e prolunga la fase del sonno.
LA SCELTA DEGLI ALIMENTI
Come comportarsi dunque nelle proprie scelte alimentari? Ecco qualche indicazione generale:
Per chi pratica attività sportiva nelle ore serali è preferibile uno spuntino moderatamente energetico prima dell’impegno fisico, terminato il quale sono utili un secondo spuntino con una tisana
CURIOSITÀ
- Le ciliegie riducono i risvegli notturni;
- Il kiwi accorcia il tempo necessario all’addormentamento e aumenta la profondità, la qualità e la durata del sonno;
- Il latte è un esempio di alimento di origine animale che nei paesi occidentali viene considerato un classico “sonnifero”,
soprattutto se assunto con cereali.
- Alcune erbe, infine, come la tradizionale camomilla, conciliano il sonno.